giovedì 9 settembre 2010

Supereroi alla Martin


AA.VV., Wild Cards - L'origine (Wild Cards vol. I - Wild Cards, 1986)

Quando un autore è particolarmente popolare è scontato che gli editori cerchino di sfruttarne il nome per promuovere il prodotto-libro... come in questo caso. Wild Cards non è un romanzo di George R. R. Martin, il famosissimo autore delle Cronache del ghiaccio e del fuoco, bensì un'opera collettiva, un'antologia - di cui Martin è semmai il curatore, anche se firma uno dei racconti più importanti ed è anche autore del prologo, dell'epilogo e di tutti gli intermezzi. Dunque si tratta di una raccolta scritta a più mani, in un certo senso di un romanzo collettivo - visto che le varie storie sono collegate tra loro e seguono un ordine cronologico - creato da una folta schiera di scrittori e scrittrici. Ma andiamo con ordine...
Come narra lo stesso Martin nella postfazione, il progetto Wild Cards è nato nei primi anni Ottanta sotto forma di una campagna di gioco di ruolo. Il gioco in questione era Superworld e i partecipanti erano tutti scrittori, con il buon George nel ruolo di master. La storia dietro a questo universo letterario si può trovare anche su www.wildcardsonline.com, il sito ufficiale della serie. Perché di serie si tratta: quello uscito per la Rizzoli quest'estate non è che il primo volume di un ciclo sterminato, arrivato ormai ad una ventina di libri, sempre redatti e curati da Martin. Ma di cosa tratta questa saga infinita? Ebbene, l'argomento sono i supereroi - sì, proprio i tradizionali eroi dei fumetti americani, di cui qui viene mostrato il lato umano, proprio come nei fumetti dell'epoca (dopotutto la seconda metà degli anni '80 è segnata da Watchmen).
L'antefatto, che costituisce l'origine comune di tutti i superesseri della serie, è la detonazione sopra New York di una bomba contenente un virus alieno, chiamato Wild Cards appunto, che scatena imprevedibili mutazioni negli abitanti di Manhattan. Il fattaccio avviene il 15 settembre 1946, data poi ricordata come il Wild Cards Day. Il nome dato dal virus deriva dalla sua casualità: esso si lega al codice genetico della vittima e funziona in maniera differente per ciascun individuo, cosicché contrarre il virus non è diverso dal pescare a caso una carta... e infatti il 90% degli infettati muore, spesso in maniera orribile (la Regina Nera), il 9% subisce mutazioni orribili che causano deformità (il Joker) e solo l'1% ottiene l'Asso, ovvero i superpoteri.
E così abbiamo i Jokers, reietti deformi, e gli Aces, scintillanti supereroi (ma sarà poi vero?) che vengono immediatamente messi al servizio del governo americano per stanare i nazisti in fuga e per combattere i sovietici... ma non sarà facile come sembra. Intanto New York si ritrova con migliaia di morti, centinaia di Jokers mostruosi e pochi superuomini, il che cambia (ma neanche troppo, a ben vedere) tutta la storia americana nel dopoguerra. E il virus, portato dal vento, infetta altre persone in altre parti del mondo...
Il libro è composto da tredici racconti (di Howard Waldrop, Roger Zelazny, Walter Jon Williams, Melinda M. Snodgrass, Michael Cassut, David S. Levine, George R. R. Martin, Lewis Shiner, Victor Milán, Edward Bryant & Jeanne C. Harper, Stephen Leigh, Carrie Vaughn e John J. Miller) più gli intermezzi (articoli di giornale, frammenti di libri, testimonianze ecc.). Si va dal 1946 al 1987, quattro decenni di una storia americana in cui tutto è diverso ma allo stesso tempo uguale: il maccartismo, l'omicidio di Kennedy, la contestazione studentesca, le tensioni razziali... Il mosaico che ne emerge è veramente ricchissimo e i personaggi che incontriamo sono tutti ben delineati e interessanti - oserei dire che il livello qualitativo rimane altissimo in tutti gli episodi.
Si comincia con l'ultima avventura di Jetboy, il giovane eroe della seconda guerra mondiale, un abilissimo pilota entrato nella leggenda che tenta di salvare la Grande Mela dal dottor Tod, scienziato nazista impossessatosi del virus alieno... ma, chiaramente, Jetboy fallisce e le mutazioni hanno inizio. Vediamo poi la prima squadra di Aces al servizio del governo americano, la EFD (Exotics for Democracy) presto distrutta dalla paranoia anticomunista del maccartismo. Assistiamo alle vicende del dottor Tachyon, uno scienziato alieno dotato di poteri mentali - è sul suo pianeta, Takis, che è stato creato il virus, lanciato sulla terra come parte di un esperimento. Avendo fallito nel tentativo di fermare la diffusione del virus, Tachyon decide di rimanere sulla terra per aiutare le vittime delle mutazioni... ma non sarà così facile. E poi tantissimi altri eroi e antieroi come la Grande e Potente Tartaruga, Fortunato, la Ragazza Fantasma... e il Dormiglione, personaggio geniale creato dal grandissimo Roger Zelazny: un Ace che cambia aspetto e poteri ogni volta che dorme... e quando dorme non si sveglia per mesi. O ancora vediamo i Destiny, l'equivalente dei Doors in questo universo immaginario - dove al posto di Jim Morrison abbiamo un frontman dotato di poteri mentali...
Non sto ad esaminare ogni singolo episodio: l'importante è che il libro è veramente molto, molto bello e me la sento di consigliarlo a chiunque, fan dei fumetti americani o no. Sono storie di supereroi più umani che mai, tutt'altro che perfetti: lo stesso Tachyon, geniale e "superiore" eroe alieno (una parodia di Superman?) scivola nella depressione e nell'alcolismo, frequenta i bordelli... Ecco, se vogliamo trovare un tratto comune che unisce buona parte delle storie incluse nel volume, possiamo dire che è una certa insistenza sull'attività sessuale dei personaggi, in particolare sulla prostituzione - e le scene ambientate nei bordelli non possono non far pensare alla celebre saga fantasy di Martin... Troppo sesso? Forse a tratti, ma non credo che questo possa turbare più di tanto il lettore maggiorenne. E comunque c'è anche molto, molto altro...
Un voto bello alto, ma Wild Cards se lo merita decisamente! Speriamo che le vendite siano state tali da consentire la pubblicazione dell'intero ciclo in italiano... anche se i tempi, si sa, saranno lunghi.

Voto: 9+

PS Bellissima iniziativa quella della collana Rizzoli HD: thriller, horror, fantascienza... Nella serie è presente anche il famoso Anathem di Neal Stephenson (in due volumi), che spero di leggere presto (una volta che avrò finito l'arduo e labirintico Cryptonomicon, forse l'opera più famosa di Neal... e ho ancora da leggere il colossale Ciclo Barocco di questo cervellotico quanto coltissimo autore).

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