giovedì 19 novembre 2009

Principi d'Ambra, mondi d'Ombra


Roger Zelazny, Le Cronache di Ambra (Chronicles of Amber, 1970-1978)
Un uomo al risveglio si ritrova bloccato a letto, ricoperto di bende e con le gambe ingessate. Come se non bastasse, è completamente privo di memoria, al punto da non conoscere nemmeno la propria identità; l'unica cosa che sa è che ha avuto un incidente d'auto e che è questa la causa del suo attuale stato. Sembra proprio che si trovi in una clinica, infatti ben presto gli infermieri cercano di fargli un'iniezione, nonostante il nostro protagonista si senta perfettamente bene, come dimostra il fatto che le fratture alle gambe siano perfettamente guarite. E l'uomo si rende conto ben presto che lo stordimento che ha colpito i suoi sensi è causato proprio dalle iniezioni che gli vengono regolarmente praticate. Dunque è tenuto in quel luogo contro la sua volontà: decide di ribellarsi, fuggendo con una notevole somma di denaro e l'indirizzo della persona che l'ha fatto rinchiudere lì: Evelyn Flaumel, sua sorella. Nel frattempo scopre anche il proprio nome: Carl Corey. Carl è deciso a scoprire la verità, vuole sapere perché è stato imprigionato in quella clinica privata e soprattutto scoprire chi è lui stesso. Così inizia Nove principi in Ambra, primo romanzo dell'ormai classico ciclo fantasy di Roger Zelazny...
E dire che, a leggere il primo capitolo riassunto fin qui, la storia sembrerebbe non avere proprio niente di fantasy! Più un thriller alla The Bourne Identity, forse, eppure ben presto l'autore cambia completamente le carte in tavola, rivelando la vera identità di Carl Corey (il cui vero nome è Corwin) e dei suoi fratelli e sorelle.
C'è da dire che il ciclo, formato da cinque romanzi (tutti abbastanza brevi, sulle 150 pagine l'uno), è strutturato in maniera tale che un riassunto o anche solo una descrizione della cosmologia della saga diventerebbe un unico grande spoiler: infatti Zelazny narra la storia dal punto di vista del protagonista, che essendo privo di memoria scopre gradualmente la natura del mondo, o meglio dei mondi che lo circondano. Il lettore segue Corwin nel suo viaggio alla scoperta della città Ambra e dei Mondi d'Ombra che ne sono le proiezioni, apprendendo un pezzo alla volta la struttura del cosmo e la vera natura dei personaggi coinvolti nella vicenda. Quindi chi volesse godersi appieno il viaggio teoricamente dovrebbe interrompere qui la lettura. Anche se basta leggere la quarta di copertina per scoprire già fin troppo...
Corwin è uno dei nove principi a cui si riferisce il titolo del primo romanzo, tutti figli di Oberon, signore di Ambra. Gli altri otto sono Eric, Random, Bleys, Julian, Caine, Gérard, Benedict e Brand. Ai figli maschi si aggiungono le femmine: Flora, Deirdre, Llewella e Fiona. Ci sono stati altri fratelli e sorelle, generati nel corso dei millenni, ma alcuni sono morti e altri scomparsi. Tutti i figli di Oberon hanno capacità straordinarie (tra cui una forza sovrumana e una notevole capacità di rigenerazione) e un'altrettanto straordinaria ambizione: da quando Oberon è scomparso, si è scatenata una lotta per il potere in cui i vari fratelli non esitano a complottare gli uni contro gli altri, stringere alleanze tra di loro e creare vaste cospirazioni. Insomma l'intrigo domina ad Ambra e tutti sognano la corona.
Ma che cos'è Ambra? Una città, un regno e il centro del multiverso. Infatti Ambra, tra tutti i reami che compongono il creato, è l'unico vero mondo: tutte le altre realtà non sono che ombre, pallide imitazioni di questa città perfetta. Quindi anche il "mondo reale" che conosciamo è un'Ombra. I figli di Oberon sono in grado di viaggiare tra le Ombre, di passare da un mondo all'altro e, forse, di plasmare gli stessi mondi con la propria volontà. Essendo virtualmente immortali, hanno passato innumerevoli millenni a viaggiare, cercando mondi che fossero di loro gradimento, regni da governare e terre dove vivere mille avventure. Possiedono anche dei tarocchi magici. creati dal pazzo Dworkin, che permettono loro di comunicare l'uno con l'altro anche a interi mondi di distanza e di viaggiare istantaneamente attraverso le carte stesse. Tuttavia Ambra è sempre stata il luogo a cui sono più legati, quello che più desiderano... e per il quale sono disposti a uccidersi tra loro. Al momento è Eric, l'arcinemico di Corwin, a detenere il potere in Ambra, spalleggiato da alcuni dei fratelli. Ma anche Corwin troverà degli alleati e viaggerà attraverso molti mondi fino a giungere a casa per sfidare suo fratello...
La saga è composta, come si è detto, da cinque romanzi: Nove principi in Ambra (Nine Princes in Amber, 1970), Le armi di Avalon (The Guns of Avalon, 1972), Il segno dell'unicorno (Sign of the Unicorn, 1975), La mano di Oberon (The Hand of Oberon, 1976) e Le Corti del Caos (The Courts of Chaos, 1978). Le avventure di Corwin e dei suoi alleati e nemici (ma le alleanze cambiano fin troppo spesso!) si svolgono in molti mondi diversi, ma al centro di tutto c'è sempre la città di Ambra. La quale ha poi due città gemelle, Arbma (un reame subacqueo speculare ad Ambra, ovviamente chiamato Rebma nell'edizione originale) e Tir-na Nog'th (la sognante città celeste, raggiungibile solo in alcune ore della notte). Ad Ambra si contrappongono le Corti del Caos, il luogo dell'eterno mutamento, instabili ed anarchiche per definizione, poste all'altra estremità dei mondi d'Ombra.
Inizialmente la storia riguarda la lotta per il potere tra Corwin e Eric, anche se all'orizzonte si profila un'oscura minaccia che si prospetta più grave di ogni lotta tra fratelli. Dal terzo romanzo (dove entra in scena un personaggio fondamentale, Brand) la vicenda si fa più complessa e surreale, fino a toccare punte di riflessione metafisica che finiscono per avere la meglio sull'azione, il che personalmente ho apprezzato solo fino ad un certo punto. Zelazny (1937-1995) è uno scrittore acuto e intelligente, un maestro della creazione di mondi assurdi, di complesse mitologie e di eroi semidivini (anche nei suoi capolavori fantascientifici, come Io, l'immortale o Signore della luce), ma alla fine dà forse il meglio nelle descrizioni dei duelli, delle rocambolesche avventure dei suoi eroi, delle epiche battaglie... senza nulla togliere all'elaborata cosmogonia di Ambra, per carità. In ogni caso la storia è piena di duelli, intrighi, tradimenti, il tutto in un'ambientazione medieval-rinascimentale che però spesso viene in contatto con il nostro mondo (con alcuni esiti curiosi, come i guerrieri medievali che fumano sigarette) e con altre realtà, come Avalon o vari strani mondi popolati da creature mostruose e popoli incredibili. Una vera festa dell'immaginazione, oserei dire, a patto di non perdersi nelle quasi psichedeliche divagazioni metafisiche degli ultimi tre romanzi, che rimangono comunque affascinanti.
I nomi dei personaggi e dei luoghi non sono particolarmente originali: Zelazny pesca da varie mitologie, dalle leggende arturiane e da Shakespeare, ma complessivamente tutte queste citazioni non stonano affatto, anzi danno una certa profondità mitica agli eventi narrati. La narrazione è in prima persona, così sappiamo per certo che Corwin non morirà alla fine della vicenda (anzi, già nei primi romanzi il protagonista stesso ci dà delle indicazioni su dove si trova mentre scrive le sue vicende). Lo stile è particolarissimo: Corwin alterna un tono ironico e quotidiano a grandi punte di lirismo, specie nei dialoghi con l'odiato Eric, dove nella versione originale compaiono un tono e un lessico che sembrano presi pari pari da Shakespeare. Certamente una saga epico-mitologica come questa, narrata in prima persona, potrebbe apparire un po' particolare. Eppure il risultato globale, stilisticamente, è decisamente notevole.
Le Cronache di Ambra sono un ciclo ormai classico della fantasy, una vera pietra miliare nella storia del genere. Consiglio quindi la lettura della pentalogia a tutti gli appassionati di fantasy, che troveranno certamente pane per i loro denti. L'unico appunto negativo è, come detto sopra, l'eccessivo divagare metafisico nella seconda metà della saga, ma questo non ne scalfisce troppo la bellezza. La saga continua poi in un secondo ciclo di altri cinque romanzi, al momento irreperibili in italiano (anche se esiste un omnibus in inglese con tutte e dieci le parti della saga), con un nuovo protagonista che qui non svelo...
Un ciclo epico e affascinante, consigliato a tutti gli amanti del genere fantasy e non solo.